CALCIO,CALCIO,CALCIO!!

Dispiace per Beppe!
Stavolta ammetto che per la prima volta in vita mia avevo tifato per la Juve!

Carlo Maria, 07/06/2015 10:09:

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Dispiace per Beppe!
Stavolta ammetto che per la prima volta in vita mia avevo tifato per la Juve!

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Ma manco per sbaglio!

i Savoia Marchetti S.M.79



Ho goduto come un riccio


P.S.: Però ecco, tifare no, ma quando hanno eliminato il Real Madrid devo dire che non mi è dispiaciuto.

Ammetto di avere una mentalità provinciale, ma quando domenica abbiamo battuto la Juve, un poco di godimento c'è stato.
Riusciremo a vedere un diverso campione d'Italia, a fine anno?

Se non è Torino è Milano, ma vabbe', tornare al duopolio cittadino sarebbe già un cambiamento semiepocale dopo anni di gianduiotti.

Approfitto per dire che regole e arbitraggi sempre più penalizzanti per le difese hanno infine trasformato il calcio anche sul campo in uno spettacolo "finto" ai miei occhi, con goal belli sì, ma facilissimi: marcature a 2 metri di distanza, passaggi filtranti che riescono praticamente sempre (una volta erano rari), contropiedi in cui i difensori semplicemente stanno a guardare imbambolati, sperando che l'attaccante gliela tiri addosso ma non sulla mano perché è rigore... e poi centomila scambi sempre rasoterra e al 90% in orizzontale, triangolazioni senza contrasto, la stessa azione (cross rasoterra dal fondo a rientrare) ripetuta all'infinito.

Alle prime 10 azioni che vedi dici "wow", alle successive mille "yawn".

Non solo da noi eh, mi pare così ovunque: lo stile di gioco si è decisamente omogeneizzato. Se avete occasione, su Rai Sport danno spesso partite vecchie: la differenza è abissale. A parte il terreno, che oggi è perfetto praticamente ovunque (una volta era spesso di... patate e il pallone rimbalzellava, aumentando l'imprevedibilità), ma i difensori te li trovavi infilati nelle mutande e all'estremo opposto erano gli attaccanti a far vita grama. Si esagerava forse, anzi probabilmente, ma ora si esagera nell'altro senso.

Da cui la sensazione di vuoto: la tecnica individuale a quei livelli è sempre alta, ma goal così alla fine possono segnarli anche attaccanti mediocri. Ed è il motivo per cui Maradona Y Pelé rimarranno irraggiungibili: loro dribblavano gente che demoliva caviglie.

Sash

Secondo me il salto dello squalo è stato portare la vittoria a valere tre punti. Di lì in poi, valanga.

Juan Galvez, 19/01/2021 12:21:

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Secondo me il salto dello squalo è stato portare la vittoria a valere tre punti. Di lì in poi, valanga.

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Sei esagerato, per me: i 3 punti a partita hanno ridotto quelle pastette micidiali che si vedevano, tipo partite indirizzate allo 0-0 fin dal primo minuto o certi 1-1 in cui ad un inaspettato vantaggio di una delle due seguiva un rapido pari e poi il nulla cosmico. Non che ora manchino a fine campionato situazioni simili, ma si sono almeno ridotte. Un tempo un pareggio era una mezza vittoria, ora non conviene più di tanto.

Carlo Maria, 19/01/2021 14:22:

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Sei esagerato

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No. Il senso del limite è di fare da argine, se abbatti il limite non vi è più argine.

Oggi abbiamo i 3-3 raggiunti "magicamente" tra l'88esimo e il 98esimo

(fra parentesi, un minimo sindacale di analisi statistica sulla frequenza delle variazioni di risultato negli ultimi 10 minuti effettivi di gioco secondo me rivelerebbe un sacco, ma il giocattolo non si deve rompere).

I 3 punti, che provenivano se non erro dalla Premier League inglese prima ancora che si chiamasse così, hanno reso il pareggio molto meno conveniente e quindi - assieme al meno ricordato divieto per il portiere di toccare il retropassaggio - hanno sicuramente cambiato in parte la mentalità e l'approccio strategico su competizioni a gironi.

Ma comunque, anche dopo, una ventina d'anni di calcio intenso ci sono stati: la qualità estetica media (ovvio che parlo a livello di sensazioni/percezioni) per me non ne ha risentito in negativo. E' stato sicuramente diverso, cioè, ma non 'finto'. Forse anche perché è stato metabolizzato meglio, non essendoci stati altri cambiamenti significativi per parecchio tempo (se non nei materiali, ovvero palloni più leggeri ed effettosi). E parlo sempre di gioco sul campo, che è quel che mi ha sempre affascinato e tenuto incollato al video quando vedevo una partita o una sintesi dei goal, *nonostante* tutto ciò che ruotava al di fuori fosse divenuto (o fosse sempre stato) un terribile baraccone.

Invece quel che vedo negli ultimi due/tre anni, tra espulsioni facili, VAR e rigori, è una vera e propria castrazione delle difese che in poco tempo ha trasformato il gioco in modo pesante, rendendolo scintillante ma plasticoso, pulitino ma vuoto.

Giusto ieri sentivo Prandelli, non certo uno di primo pelo, dopo lo 0-6 preso dal Napoli: si scusava e affermava sostanzialmente che la difesa era stata assente. Dobbiamo difendere, diceva, il che non vuole dire fare falli ma almeno 'accompagnare' gli attaccanti senza lasciarli scappare via. Non capivo se era più rassegnato o allibito, né se credeva alle sue stesse parole.

Quel che dicevo di Maradona e Pelé vale anche al contrario. Se hai un difensore che oggi nonostante tutto riesce a essere forte -il che vuol dire che basa quasi tutto sull'anticipo- probabilmente è un fuoriclasse assoluto: penso ad esempio a Virgil van Dijk del Liverpool, che da solo annullò l'attacco del Tottenham in finale di Champions.

In definitiva, il calcio che vedo oggi mi pare sempre più simile a FIFA o PES: belllissimi videogiochi (soprattutto PES) ma che fino a qualche anno fa erano decisamente lontani dal calcio reale. E sì, la grafica e la fisica simulativa del pallone sono sicuramente migliorate nel tempo e miglioreranno ancora, ma è proprio il gioco vero che si è avvicinato a quello virtuale.

Sash

Sashimi, 19/01/2021 16:17:

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assieme al meno ricordato divieto per il portiere di toccare il retropassaggio -

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L'altra cazzata che ha demolito il calcio.

By the way, nulla di fuori dal mondo. Anzi. La "spettacolarizzazione", e dunque miglior resa consumistica, del prodotto, è assolutamente in linea con tutta la filosofia mediatica ed economica che ha colonizzato, oltre all'economia concreta di base, l'immaginario di questi decenni. Tali processi non sono immediati, ovviamente, ma progressivi; ed ecco che la VAR è arrivata a rendere consumisticamente e spettacolarmente appetibile anche l'arbitro.

Nessuna puttanata (vi) sarà risparmiata.

Juan Galvez, 19/01/2021 19:38:

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L'altra cazzata che ha demolito il calcio.

By the way, nulla di fuori dal mondo. Anzi. La "spettacolarizzazione", e dunque miglior resa consumistica, del prodotto, è assolutamente in linea con tutta la filosofia mediatica ed economica che ha colonizzato, oltre all'economia concreta di base, l'immaginario di questi decenni. Tali processi non sono immediati, ovviamente, ma progressivi; ed ecco che la VAR è arrivata a rendere consumisticamente e spettacolarmente appetibile anche l'arbitro.

Nessuna puttanata (vi) sarà risparmiata.

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Di base la Var la invocavo dalla mia tentata invasione di campo del 26 aprile 1998.

Carlo Maria, 19/01/2021 20:14:

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Di base la Var la invocavo dalla mia tentata invasione di campo del 26 aprile 1998.

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E ora te ne penti!

Che poi anche la VAR a volte toglie, a volte dà: l'interazione con l'arbitraggio è ancora abbastanza ondivaga e lo spazio per fare favoritismi rimane.

Palanche: quando, meno di dieci anni fa, Real e Barcellona sono arrivati a fatturare sistematicamente più dei Dallas Cowboys (fino a quel momento la squadra più redditizia del pianeta), qualcuno si è accorto che quella roba da europei e sudamericani era in fondo un bel bocconcino. Dopo un po' hanno cacciato Blatter e i suoi accoliti e scalato la FIFA. Poi hanno ripreso a cambiare le regole.

A pensarci, i difensori immediocriti e le difese a maglie larghe ho cominciato a notarli assai prima nel campionato spagnolo (con eccezioni da blasone, tipo il fallosissimo ma protettissimo Sergio Ramos). E probabilmente anche in quello inglese. Storicamente entrambi campionati poco difensivisti, è vero, ma anche dopo il 2000 i due più ricchi e più votati allo showbusiness - dunque modelli da esportare.

Sash

Sashimi, 19/01/2021 23:21:

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Che poi anche la VAR a volte toglie, a volte dà: l'interazione con l'arbitraggio è ancora abbastanza ondivaga e lo spazio per fare favoritismi rimane.

Palanche: quando, meno di dieci anni fa, Real e Barcellona sono arrivati a fatturare sistematicamente più dei Dallas Cowboys (fino a quel momento la squadra più redditizia del pianeta), qualcuno si è accorto che quella roba da europei e sudamericani era in fondo un bel bocconcino. Dopo un po' hanno cacciato Blatter e i suoi accoliti e scalato la FIFA. Poi hanno ripreso a cambiare le regole.

A pensarci, i difensori immediocriti e le difese a maglie larghe ho cominciato a notarli assai prima nel campionato spagnolo (con eccezioni da blasone, tipo il fallosissimo ma protettissimo Sergio Ramos). E probabilmente anche in quello inglese. Storicamente entrambi campionati poco difensivisti, è vero, ma anche dopo il 2000 i due più ricchi e più votati allo showbusiness - dunque modelli da esportare.

Sash

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Yes, nel calcio i soldini giravano da decenni, ma negli ultimi tempi il volume è da far impallidire ogni altro sport.

Danno via un calciatore da 30 goal a stagione, senza sostituirlo con un altro dalla media simile, e stranamente non segnano quasi più e perdono tante partite.

Com'è strano a volte il calcio!

Sash

Sashimi, 12/09/2021 14:00:

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Danno via un calciatore da 30 goal a stagione, senza sostituirlo con un altro dalla media simile, e stranamente non segnano quasi più e perdono tante partite.

Com'è strano a volte il calcio!

Sash

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Veramente è andato via lui quando ha capito che non c'erano soldi...

ozymandias, 9/13/2021 8:15 AM:

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Veramente è andato via lui quando ha capito che non c'erano soldi...

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Sure, ma all'atto pratico poco cambia: "darlo via" = "lasciarlo andare via"

D'altronde era stato preso per la Champions e la Champions non è arrivata, con conseguenti mancati introiti.
Però a quei livelli ci si aspetta che la grande J sia in grado di trovare delle palanche e trattenerlo, se davvero vuole.
Oppure semplicemente non è un "top team" (per quanto pomposa sia la definizione, come le arie che Andrew Lambs si dà).

Sash

E adesso ci sarà lo scontro col Milan. Non un avvio semplice di campionato, per la Giuventus.
Ben mi guardo dal dispiacermene, eh.

Sashimi, 13/09/2021 16:57:

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Però a quei livelli ci si aspetta che la grande J sia in grado di trovare delle palanche e trattenerlo, se davvero vuole.
Sash

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A quei livelli...quali?
Devono darsi tutti una regolata!

191 milioni di debiti l'anno scorso.

Hanno fatto benissimo a lasciarlo andare. Ha 36 anni e finito lo strapotere fisico non è un super-top-player.
Oltre ad essere uno che mira solo ai suoi traguardi personali.

Massì, CR7 è uomo-azienda nel vero senso della parola: un tipo robotico e assolutamente incapace di generare la minima empatia, nelle ultime stagioni è stato finalizzatore ma decisamente non trascinatore, cioè non in grado di far salire il livello di gioco dei compagni o di farli rendere al 110% quando sono in difficoltà: non caso, il Portogallo aveva vinto la finale dell'europeo con lui fuori dal campo...

Però da grande professionista (come Pippo Baudo (cit.)) il suo in termini di goal lo ha sempre abbondantemente fatto anche alla Giuve, soprattutto il secondo (37 reti) e il terzo anno (36), anche se non è mai stato decisivo in coppa. Ma, al solito, non è che le coppe uno le vince da solo...

Serendipità: dei debiti del giocattolo calcio parlavano giusto ieri a Presa Diretta - le voragini sono sempre più enormi in tutta Europa.

Ma le super società sono o sembrano in grado di generare debito ad infinitum: lo fanno le spagnole e le inglesi e il PSG, che nonostante i fatturati da capogiro hanno buchi clamorosi che cercano di ripianare a suon di plusvalenze e sovraffatturazioni o forsemagarichissà (solo dei malpensanti potrebbero pensarlo!) fungendo da meccanismi di lavanderia.

La Juve ha cercato di competere sullo stesso terreno e di diventare "top club" a tutti gli effetti ma - vuoi per la legislazione italiana, vuoi per mentalità diversa - si è dovuta fermare prima di farsi troppo male. Non a caso sono stati i primi e maggiori promotori della Super Lega, che avrebbe riversato un fiume di denaro ancora più gigantesco nelle tasche dei pochi top club, ma è andata ad arenarsi per contrasti tra potentati americani e sauditi (che detta così sembra surreale, ma è vera) mascherati da salvaguardia del "vero calcio".

La ricetta magica alternativa all'abisso finanziario che proponevano a presa diretta sarebbe dunque quella del Bayern, uno dei pochi club con i bilanci apparentemente a posto, ovvero l'azionariato popolare che anche altri club tedeschi sono obbligati ad avere ("facciomecomelaGermania!").

Da noi, prossimamente, inizierà ad offrirlo l'Inter: buttati, Carle' !

Tutto bello & tutto buono, ma
a) ne parlava bene Carlo Cottarelli, il che dovrebbe far suonare 8000 campanelli d'allarme;
b) lo ha, da tantissimo tempo, anche il Barcellona, che ha vinto moltissimo ma non è certo esempio di sana gestione economica;
c) se ho ben capito le cifre annuali, mi son sembrate ridicole: con 15/20 milioni oggi non compri neanche mezzo polpaccio di Mbappé... per quanto si tratti di cash e dunque soldi 'veri', e non magheggi finanziari, l'impatto sui bilanci societari pare quello di argent de poche: serve, ma è risibile. Evidentememte la gestione in attivo del Bayern è dovuta a tutt'altro, ma non hanno approfondito perché doveva passare che azionariato is the way.

Sash

Si lo so, se uno inizia a tirare in ballo i tempi che furono viene da pensare "che due palle".
Ma davvero per me Il giocattolo si è rotto da molti anni.
Che bello le squadre di 11 giocatori con un paio di riserve. Persino il mio Udinese si poteva permettere due o tre buoni giocatori, oltre al grande Zico cui Ronaldo - parere personalissimo - a confronto è un giocatore poco più che normale.
Ora rose di 2000 scarponari che riempiono persino la Giuve di brocchi, però in grado di correre per ore senza prendere fiato.
Che bello aver visto campionati con squadre in cui militavano Maradona, Platini, Boniek, Falcao, Rummenigge...
In Italia, almeno per me, il calcio è finito con Baggio, che sbagliava i rigori e faceva incazzare gli allenatori, ma quando toccava il pallone era un altro mondo.

Adesso abbiamo fisici da culturista, che Zico neanche lo farebbero giocare visto che era mingherlino e un diluvio di euro per comprare calciatori che vanno regolarmente in panchina.
E il dubbio che tutto questo circo serva, nella migliore delle ipotesi, a evadere tasse è quasi una certezza.

Si, forse gli inizi del declino risalgono proprio ai tempi cui accennato io, infatti mi ricordo le giuste polemiche per l'acquisto del brasiliano da parte della squadra friulana. Tuttavia pensare che per un giocatore straordinario furono pagati 6 miliardi di lire, senplificando 3 milioni di euro, mentre oggi per Bale se ne pagano magari 300 di milioni, ti accorgi che siamo al delirio.

Io, a parte i mondiali con il Divin Codino, ho mollato dalla fine degli ottanta senza nessun rimpianto.